MASSA O DEFINIZIONE? COSA FARE PRIMA.
Avrai già sentito la teoria secondo la quale le fasi di massa devono essere fatte durante l’inverno/autunno e le fasi di definizione durante l’estate/primavera. Ma ti sei mai chiesto il perché di questa specifica ciclizzazione? È strettamente necessario seguire queste indicazioni per ottenere dei cambiamenti fisici?
Alla base di questa suddivisione stagionale in particolar modo nel mondo del bodybuilding, c’è una ragione estetica, ossia la fase di definizione viene attuata nel periodo in cui si è più propensi a mostrare il fisico, quindi in estate. Tuttavia, anche questioni più pratiche ci portano ad attuare una fase di definizione nei periodi più caldi, perché proprio l’aumento delle temperature ci spinge a consumare meno calorie per mancanza di fame e quindi diventerebbe difficile gestire delle fasi di massa.
Questa specifica strategia può essere funzionale non solo in atleti di bodybuilding ma anche in atleti amatoriali intermedi o in soggetti con già un ottimo fisico.
Se però parliamo di soggetti che si approcciano per la prima volta al mondo della palestra o al mondo della nutrizione sportiva questa metodica può non essere vincente. Immaginiamo un ragazzo molto magro e asciutto che si approccia nel periodo estivo al mondo della palestra, sarebbe inutile impostare nel suo caso una fase di definizione solo perché ci si trova nel periodo caldo. Viceversa, una persona sovrappeso potrebbe avere tanto grasso localizzato in autunno/inverno e quindi sarebbe controproducente fare una fase di massa.
Quindi è più corretto definire l’inizio di una fase di definizione piuttosto che di massa a seconda del grasso corporeo e della massa muscolare presenti nel soggetto nel momento di inizio.
Facendo un esempio pratico, se si parte da valori elevati di massa grassa anche in un periodo invernale o autunnale è consigliabile iniziare una fase di definizione.
Ma come mai lo consigliamo sia noi che molti preparatori in palestra?
Una spiegazione tradizionale è la seguente: aumentare le calorie per fare una fase di massa potrebbe peggiorare la sensibilità insulinica che potrebbe determinare un aumento del peso corporeo ma principalmente legato ad aumento di massa grassa e non muscolare. Peggiorando la sensibilità insulinica, infatti, e il maggior quantitativo di nutrienti verrebbe veicolato non tanto a livello a muscolare ma quanto più nei siti di deposito quindi nel tessuto adiposo. Questo meccanismo è però ancora molto dibattuto, infatti ci sono diversi studi condotti su atleti, soprattutto di sport estremi e senza categorie di peso, come il sumo, dove si è visto che l’aumento di massa grassa si correlava comunque ad un aumento della massa muscolare, nonostante i soggetti partivano già da condizioni di grasso corporeo elevate. Quindi sembrerebbe da questi studi che la teoria della resistenza insulinica venga smentita in atleti di alto livello, probabilmente perché il corretto allenamento potrebbe portare a fattori protettivi che contrastano il meccanismo dell’insulino resistenza.
Quindi perchè lo consigliamo? A livello pratico possiamo dire che la fase di definizione può essere sconsigliata in presenza di molto grasso localizzato o in eccesso per questioni motivazionali e di estetica.
Iniziare infatti una fase di massa in presenza di percentuali di massa grassa comunque abbastanza elevate e localizzate in regioni corporee specifiche, per esempio l’addome, porta a un peggioramento in termini estetici di queste zone perché durante la fase di massa non è realistico mettere solo esclusivamente muscolo ma fisiologicamente verrà accumulata anche della massa grassa. In questo specifico caso quindi l’addome andrà a peggiore e quindi il soggetto si vedrà esteticamente male per periodi lunghi della massa e dovrà poi fare delle fasi di definizione altrettanto lunghe perché dovrà perdere un quantitativo maggiore di grasso. Fasi lunghe di definizione sono mal tollerate, difficili e si rischia di perdere anche tanto muscolo.
In questo caso, quindi, è meglio far precedere una fase di definizione anche di tempo ridotto per abbassare il più possibile la massa grassa e partire con una fase di massa in un fisico più asciutto garantendo una migliore estetica anche durante l’ipercalorica e una fase poi di definizione molto più limitata e gestibile. Inoltre, il fatto di vedersi bene a livello estetico aumenta la motivazione del singolo a seguire in modo attento l’alimentazione e l’allenamento portando così ad ancora più risultati.
Viceversa, un ragazzo magro che inizia d’estate? Se la persona è già magra non ha concettualmente senso una fase di definizione. Infatti ci sarà pochissimo grasso da togliere e magari tanto muscolo da costruire. Anche se fossimo in estate è bene portarsi avanti con la fase di massa che si sa può essere lunga.
Quindi possiamo concludere dicendo che la ciclizzazione stagionale non è adatta per tutti ma deve essere contestualizzata a seconda delle condizioni fisiche di partenza e questa scelta non è puramente scientifica ma quanto più motivazionale.